Orologi da tasca: un classico senza tempo

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Orologi da tasca: un classico senza tempo

Gli orologi da tasca, solitamente di piccole dimensioni e adatti appunto ad essere tenuti nel taschino, divengono particolarmente diffusi prima dell’avvento dell’orologio da tasca nella seconda metà del XIX secolo. La possibilità di realizzare orologi portatili si ebbe solamente dopo l’invenzione del sistema a bilanciere, dell’alimentazione a molla e di opportuni scappamenti, ideati, progettati e realizzati a partire dal XV secolo.

Questi orologi avranno un significativo impiego anche in campo bellico nel cui ambito si riveleranno sempre più preziosi. Gli orologi da tasca sono orologi con una struttura solida, generalmente protetti da una doppia cassa intesa a custodire tutti gli elementi presenti all’interno di esso. Sulla parte frontale troviamo la lunetta, la maggior parte delle volte realizzata nello stesso materiale di costruzione della cassa, il vetro, realizzato quasi esclusivamente in Hesalite ed il sottostante quadrante. Molto speso, a protezione del vetro e del quadrante è presente un coperchio, realizzato nello stesso materiale della cassa, che si apre schiacciano il pulsante corona. La cassa presenta spesso anche un doppio fondello, il primo che ha una funzione estetica, il secondo invece atto ad evitare che la polvere si insinui nei ruotismi e quindi che infici il corretto funzionamento della meccanica.

Nella seconda metà del XIX secolo la miniaturizzazione e la produzione in serie dei componenti permise di realizzare orologi da tasca compatti e precisi. Questi orologi ebbero una notevole diffusione in un’ampia gamma di modelli fino agli anni quaranta del XX secolo, quando iniziarono a diffondersi gli orologi da polso meccanici prima ed elettronici poi.
Uno dei primi e più famosi inventori di questa tipologia di orologi fu Peter Henlein, un fabbro e orologiaio di Norimberga, in Germania, spesso considerato l’inventore dell’orologio tascabile, ma questo è dovuto ad una mancanza di informazioni sugli altri orologiai che lo precedettero. E’ stato uno dei primi artigiani a realizzare piccoli taschenuhr ornamentali, orologi portatili che erano spesso indossati come pendenti o attaccati ai vestiti,  considerati come i primi orologi tascabili. Molte fonti altrettanto erroneamente lo accreditano anche come l’inventore della molla a spirale. Tra i più abili artigiani che realizzarono orologi da tasca si possono citare gli inglesi Charles Cabrier II (XVIII secolo) e James William Benson (XIX secolo).

La storia degli orologi da tasca, delle prime meccaniche, è una storia incredibile che ha visto l’evolversi della miniaturizzazione e della tecnica orologiera nel corso di due secoli, arrivando ai giorni nostri. Tutt’oggi l’orologio da tasca è visto come un orologio dal sapore vintage, apprezzato da una nicchia di estimatori ed utilizzatori che ne fanno un vanto oltre che un elemento distintivo. Sono pochissime le Maisons che ancora oggi hanno in catalogo orologi da tasca e sono quasi sempre in tiratura limitata e realizzati con metalli preziosi. Un esempio su tutti è Patek Philippe che fabbrica ogni anno un numero limitato di orologi da tasca, complicati o semplici, destinati a perpetuare i mestieri di alto artigianato che distinguono gli orologi ginevrini più belli da più di 400 anni.

Un’altra Maison storica che non necessità di presentazioni è Breguet, una manifattura senza eguali, capace di creare capolavori che vanno oltre ogni immaginazione come il “Marie Antoniette“, ovvero un orologio fedele in tutto e per tutto al suo antenato, commissionato nel 1783 da un misterioso ammiratore a Breguet, per farne omaggio alla Regina.

Questo capolavoro doveva essere l’orologio più spettacolare che si fosse mai visto, munito di tutti i ritrovati noti all’orologeria di quell’epoca. Il committente aveva precisato che l’oro doveva sostituire per quanto possibile gli altri metalli, e che le complicazioni dovevano essere varie e molteplici. Non erano fissati limiti di tempo né di spesa.

Il nuovo “Marie-Antoinette” è un segnatempo eccezionale, con una meccanica straordinaria di tipo perpetuo con ripeti­zioni che suona a richiesta le ore, i quarti d’ora e i minuti; è sotto ogni aspetto un’opera d’arte. Un calendario perpetuo com­pleto indica la data, il giorno e il mese rispettivamente all’altezza delle 2h, delle 6h e delle 8h. L’equazione del tempo, all’altezza delle ore 10h, segnala la differenza quotidiana tra il tempo solare e il tempo civile. Al centro le ore a scatto e i minuti ospitano una grande lancetta indipendente dei secondi, antenata del cronografo, mentre la piccola lancetta dei secondi compare all’altezza delle 6h. Accanto all’indicatore della riserva di carica di 48 ore c’è un termometro bimetallico.

Oggigiorno, solo un pugno di specialisti sono ancora in grado di padroneggiare le arti in via d’estinzione come l’incisione, la miniatura su smalto o la «scheletratura»,  con i suoi movimenti finemente traforati. Ciò conferisce a questi segnatempo ancor più unicità, non solo per il fatto che siano delle vere e proprie opere d’arte ma anche perchè i maestri orologiai in grado di realizzare certi capolavori sono veramente pochi, così come i macchinari per la costruzione dei singoli elementi atti a costituire la meccanica.

Non dimentichiamoci infine anche di Longines, una Maison in grado di realizzare segnatempo da tasca eccezionali e che tutt’oggi realizza modelli in edizione limitata e pezzi unici. Tra le ultimissime produzioni troviamo il The Longines Railorad Pocket Watch, un orologio da tasca in acciaio che s’ispira ai modelli “ferroviari” realizzati ai tempi dello sviluppo di questo nuovo modo di muoversi.

Con il suo design sobrio ma caratteristico, è proposto in una serie limitata e numerata di 250 esemplari ed è dedicato a tutti coloro che vedono in un treno molto più di un semplice mezzo di trasporto e in un orologio molto più di un semplice strumento che indica il tempo. È il segnatempo di chi si appassiona per questa avventura fatta di movimento, precisione e tradizione.

Tra i capolavori prodotti da Longines negli ultimi anni, troviamo il calendario perpetuo. Un capolavoro di maestria orologiera realizzato in oro rosa 750/000 con fondello lavorato ed in evidenza la raffigurazione di tre cavalli.

Il rapporto tra Longines e l’equitazione ha creato capolavori unici come questo magnifico sefnatempo.