Quarzo (gemma)

Alla scoperta del quarzo, la gemma più diffusa sulla terra.

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Il termine quarzo, di etimologia germanica, deriva dal termine tedesco quarz, ed è una pietra tra le più famose ma comunque non pregiata (per intenderci, non viene annoverata tra le gemme preziose in gioielleria).

Il quarzo è composto da anidride silicata (può anche esser classificato come ossido). In molti casi ha purezza quasi assoluta; esistono però anche quarzi impuri, diversamente colorati a seconda della sostanze contenute. Cristallizza nel sistema romboedro in prismi esagonali e può essere rinvenuto sia in cristalli ben conformati che in masse informi. Presenta lucentezza vitrea, talvolta grassa, basso indice di rifrazione, birifrangenza uniassica; ne esistono però anche varietà semitrasparenti, traslucide o addirittura opache.

Gli utilizzi del quarzo

Grazie alla sua incredibile diffusione (è la gemma più presente sulla crosta terrestre), il quarzo venne utilizzato fin dagli albori della razza umana: è stato infatti il primo minerale impiegato ai tempi dei primitivi per la costruzione di armi da caccia. Al giorno d’oggi il quarzo riveste invece un ruolo di incredibile importanza per tutta l’industria elettronica poichè è proprio da esso che si estrae il silicio.

Il quarzo dona inoltre il nome ad alcune tipologie di orologi, appunto gli orologi al quarzo, che misurano lo scorrere del tempo attraverso le “oscillazioni” di un cristallo di quarzo. Il quarzo inserito nel movimento dell’orologio, quando tagliato opportunamente e sollecitato, si comporta come un diapason e vibra creando una determinata frequenza. Il cristallo, inserito nel circuito oscillatore, rimane quindi in una perenne vibrazione alla stessa frequenza; questa misura porta ad ottenere il secondo.

Effetti ottici di alcuni quarzi

Alcuni quarzi possono presentare effetti ottici molto famosi: il gatteggiamento (come la gemma occhio di gatto), l’iridescenza (come l’opale), l’asterismo (come lo zaffiro o l’asteria). Nonostante sia facile riconoscere un quarzo, citiamo comunque le tipiche striature presenti sulle facce lungo la direzione perpendicolare al senso di allungamento del cristallo, e le possibili fratture concoidi. Le tante varietà, unite al suo camaleontismo, rendono il quarzo uno tra i minerali più affascinanti per i collezionisti.

Le qualità magiche del quarzo

Riguardo alle loro particolarità magico-astrologiche, i quarzi dovranno essere suddivisi secondo il colore che li collega simbolicamente ai pianeti:

  • Quarzo trasparente, puro: pietra d’inverno, di influsso saturnino; se unita all’argento lunare, si addice ai nativi dell’Acquario. È connessa con la prima ora della notte.
  • Quarzo citrino, detto comunemente topazio di Spagna, topazio di Scozia, topazio Madura, topazio aureo, per differenziarlo dal vero topazio orientale, a cui è molto simile nel bel colore, che va dal giallo chiaro al giallo oro intenso. Contiene idrossido ferrico e, sottoposto al calore, sbiadisce, ma recupera la tinta primitiva con maggior brillantezza, raffreddandosi; presente in Spagna, Scozia, Delfinato, Brasile, Madagascar, viene di solito tagliato a “tavola” o a “gradini” , per imitare il topazio, dal quale si differenzia, però, notevolmente, nel peso specifico e nella durezza. Si addice ai Leoni e ai Gemelli; il giallo lo accorda con l’autunno, stagione dei bruni e degli ori.
  • Quarzo affumicato o morione, forse lo zeros o il leuco chrysos di Plinio, bruno, tendente al castano o al violetto, oppure quasi nero, a causa dell’ossido di titanio contenuto o di atomi di silicio liberi, disposti nel reticolo cristallino. Riscaldato, si schiarisce, assumendo un tono giallo simile al citrino, ma, trattato col sodio, ripristina il colore naturale. spesso opaco, presenta plecroismo elevato. Si ritrova negli Urali, in Svizzera, in Scozia, in Inghilterra, in Brasile e Madagascar. Nel museo di Berna sono conservati sei enormi esemplari di quarzo affumicato: il più grande, detto il “Nonno”, pesa 133 Kg, il secondo, più lungo ma più sottile, raggiunge i 127 Kg ed è soprannominato il “Re“. Come gemma viene tagliato solitamente a “gradini” o a “brillante”; è naturalmente pietra di Saturno e protegge i nativi del Capricorno e già citati Acquario.
  • Quarzo rosa o Rubino di Boemia, per la presenza di manganese; la tinta è molto bella, ma altrettanto instabile; è sufficiente la luce del giorno per farlo impallidire, mentre temperature elevate lo rendo completamente incolore. Semitrasparente o traslucido, viene tagliato solitamente a forma tondeggiante. I luoghi d’origine sono: Baviera, Irlanda, Scozia, Stati Uniti, Brasile, Madagascar. Il pianeta che ha maggior influsso su di esso è Venere. La pietra sarà quindi portata essenzialmente dai Tori e, qualche volta, dalle Bilance.
  • Quarzo prasio, ossia porro verde, possiede il colore dello smeraldo, ma più debole, e della nefrite, cui somiglia. Poco usato come gemma, si addice anch’esso, quanto la varietà rosa, ai venusiani del Toro e della Bilancia.
© Immagini: Wikipedia, Power of healing stone.
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