Serpentina (gemma)

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La serpentina è una peridotite alterata che prende il nome dal colore dei serpenti; comune in Italia nelle regione appenniniche. Al suo interno sono presenti tante differenti varietà di colore, dal verde scuro, al verde acceso (simile al peridoto), per arrivare a colori crema.

Nel 1400 a.C. gli Assiri e i Babilonesi ne facevano cilindri da appendere al collo, sui quali erano raffigurati soggetti mitici o magici. Con l’andare del tempo l’uso di questo ornamento si trasformò, orientandosi verso l’anello che ha identica forma, ma è piatto. Attualmente in gioielleria viene utilizzata di rado, principalmente su richiesta da parte di appassionati amanti delle gemme e dei loro significati.

La serpentina ed i suoi utilizzi

La serpentina era anticamente, ed è tuttora la pietra più idonea alla fabbricazione di altari magici, proprio per la sua relazione col rettile, simbolo di trasformazione ed eternità (vedi l’Ouroboros, il serpente che si morde la coda). Omeopaticamente, la serpentina, combatte, come prevedibile, i serpenti ed era impiegata nella farmacopea degli antichi, come antidoto al veleno: si diceva che ponendo del veleno in una coppa di serpentina, la parte esterna della stessa trasudasse umori e li bruciasse. Le medicine bevute in essa avrebbero avuto, al contrario, effetto più immediato e duraturo. Era usata anche come regolatrice dell’allattamento. Si addice ai nativi del Cancro e del Leone.

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