Storia esoterica delle pietre preziose

Un fascino che dura da millenni...

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Uomo e pietre preziose, un’attrazione millenaria

Uno dei primi elementi che insieme a fuoco, acqua e fulmine ha attratto ed intimorito l’uomo è stata la pietra. Dura, immobile, resistente ed antica tanto da apparire eterna, confrontata alla fragile e breve esistenza di alcune piante, animali ed infine dell’uomo stesso, essa gli ha rivelato tutta la sua divina potenza. Da secoli, anzi millenni, la pietra è connessa con l’idea di sacro: il santuario all’aperto, la grotta, la tomba ed infine il tempio la vedono da sempre testimone dell’intimo colloquio tra umano e sovrumano.

Fin dai tempi antichi in cui la religione, la politica e la magia erano tutt’uno, quando il re-sacerdote-mago dominava attraverso il sottile potere della conoscenza, essa era silenziosamente entrata a far parte della storia: basti pensare ai misteriosi menhir (colossi dell’isola di Pasqua), alle vestigia di splendide civiltà perdute, alle piramidi dei Maya e degli Egizi. Pietra significa eternità. Solo con l’affievolirsi del senso del “sacro” nella vita dell’uomo anche la pietra ha perso il proprio profondo significato, divenendo un tono consueto e diventando oggetto comune.

Pietre preziose magiche

Inspiegabili, arcane, sacre ed emblema di conoscenza

Ed è la pietra preziosa, rara, colorata e lucente a raccogliere in sè l’essenza del meraviglioso; la sua natura e le sue origini possedevano per gli antichi un alone di inspiegabile e di arcano attorno a cui si intrecciavano miti e leggende. E’ la sua stessa apparenza a suggerire il sogno della metamorfosi; nella fantasia popolare si susseguono immagini di fiori, ninfe, gocce di sangue o lacrime tramutate in pietre preziose.

Ma si tratta di pietre che conservano ancora nel colore vivido, nei guizzi di luce che imprigionano tracce di vita da cui sono sorte. “Creature semi-animate”, risentono degli eventi che segnano l’esistenza dei viventi: nascono si riproducono, si ammalano, muoiono.

Preziose, si legano simbolicamente all’estrema preziosità del bene più elevato al quale l’uomo possa aspirare: la conoscenza iniziatica che dà accesso al sacro e traspone in altre dimensioni. La coppa del Graal, nota a tutti, intagliata dagli arcangeli nello smeraldo, è l’esempio macroscopico di questo tema che torna incessante. Come nelle fiabe: l’eroe deve andare lontano a cercare una pietra preziosa dotata di virtù magiche ed emblema della conoscenza; dovrà sconfiggere un terribile drago che la possiede per poter tornare al regno del padre non più come principe bambino ma come adulto e nuovo re, ormai potente, sapiente e degno del nuovo ruolo.

Le pietre preziose e i misteri della magia

Anello con opale

Ai primordi della magia è stato compiuto un intenso lavoro di comparazione ed osservazione. Il ripetersi di un effetto, misteriosamente legato alla presenza di una pietra, oggetto o pianta ne ha confermato e consolidato l’intrinseco magico potere.

Piano piano si sono rafforzati i nessi che sottendono la vita di tutte le creature del cosmo: pietra, fiori, animali, piante e uomo sono tutti dipendenti da forze superiori.

A livello puramente istintivo il loro colore suggerisce e scatena immagini, sentimenti ed eventi: amore, morte, calma collera, paura, forza, vita; ed è per questo che è necessario riscoprire le pietre come strumenti magici catalizzatori di forze in armonia con il cammino e le caratteristiche astrali di ognuno.