Si è tenuta mercoledì 18 giugno 2014, l’Assemblea Nazionale Federpreziosi (dei soci e del direttivo) Confcommercio. La città eterna e capitale d’Italia Roma ha ospitato le varie delegazioni delle imprese territoriali che operano nel campo dell’oreficeria, della gioielleria, dell’argenteria e dell’orologeria.
Il riepilogo dell’incontro
Ieri, mercoledì 18 giugno 2014 si tenuto, presso la sede dell’Università e Nobil Collegio di S. Eligio a Roma, l’incontro tra gioiellieri, orafi, argentieri e orologiai che operano in Italia e che aderiscono a Federpreziosi, la Federazione Nazionale delle imprese Orafe, GIoielliere, Argentiere e Orologiere di Confcommercio. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato tantissimi dei rappresentanti delle associazioni territoriali, è stato analizzato l’operato della Federazione durante l’anno 2013-2014. Nello specifico sono stati presentati i successi in campo normativo, si è tenuta una relazione della situazione del settore “gioiello e prezioso” in Italia e all’estero e si è conclusa la giornata con un discorso del Presidente Giuseppe Aquilino.
Federpreziosi e le normative
Tra il 2013 e il 2014 Federpreziosi si è mossa in maniera decisa per regolamentare il ritiro dell’oro usato, tematica ad oggi molto calda e non normata, che ha consentito a tantissimi nuovi interlocutori di affacciarsi in maniera disordinata nel mondo dell’oro. Il lavorare a stretto contatto con gli organi competenti ha portato a enormi successi che vedranno la luce nei prossimi mesi e che porteranno, finalmente, ad una situazione più chiara e nitida che riuscirà a tutelare in maniera completa il Consumatore. L’incontro è proseguito analizzando il risultato dei blocchi all’uso del contante nel mondo del lusso. Le problematiche sorte hanno portato ad una profonda riflessione che ha coinvolto la totalità dei presenti in sala, che auspicano una miglior applicazione delle direttive europee, nate non con l’intento di bloccare il commercio, bensì con il fine di limitare situazioni rischiose di evasione. L’esagerazione nell’utilizzo di questo strumento ha portato enormi danni all’Italia (non solo al mondo del prezioso) a fronte di una crescita dei consumi nei paesi limitrofi che hanno optato per un’applicazione più “soft” delle limitazioni. La riunione ha portato inoltre alla luce la necessità di una più stretta collaborazione con altre associazioni, al fine di creare sinergiee e “fare rete“, unico vero metodo per crescere e raggiungere risultati che siano largamente condivisi.
Il discorso conclusivo del Presidente Giuseppe Aquilino
Il Presidente di Federpreziosi Giuseppe Aquilino ha poi concluso l’incontro con un discorso nel quale ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto da tutte le commissioni del consiglio durante l’anno trascorso. Ha rilevato che vi siano ancora molti lavori da svolgere insieme, ed ha auspicato una maggior collaborazione sinergica con tutti gli interlocutori del reparto del commercio che sono affini al prezioso ed al lusso.
Dopo una breve parentesi iniziale circa l’Assemblea Generale di Confcommercio del 5 giugno, il Presidente ha espresso la propria vicinanza di pensiero al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che proprio durante la manifestazione di giugno ha sottolineato quanto “il commercio sia stato uno dei principali fattori che hanno assicurato elevati livelli di vivibilità e coesione sociale anche in questi anni di crisi“. Federpreziosi è conscia della situazione generale e dei mesi cruciali che ci aspettano all’orizzonte e che necessiteranno di azioni concrete e veloci. Il discorso ha poi visto un’analisi della pressione fiscale che stritola le nostre aziende, e del paradossale ed incredibile tempo richiesto per l’adempimento delle richieste del fisco: ben 172 giorni su 365. Nonostante si sia consci della necessità di una regolamentazione completa, si rivela necessaria ed urgente una facilitazione dei processi di comunicazione con lo Stato al fine di rendere più agevole il commercio in un mercato di imprenditori che sentono la velocità ed il tempo come fattori prioritari di sviluppo. Federpreziosi capisce le esigenze dello Stato e del Fisco, ma le sfide del mercato non possono ormai più vedersi “perdute” a causa di vecchi e macchinosi sistemi burocratici obsoleti ed antagonisti. Federpreziosi ha chiare le sfide in cui deve misurarsi e pone infine come obiettivo principale l’ampliamento degli spiragli, anche a livello comunitario, che consentano al comparto orafo, argentiero, gioielliero e orologiaio di operare meglio e con più competitività.
“Le persone spesso diventano quel che sono convinte di essere. Se continuo a ripetere a me stesso che non sono capace di fare una certa cosa, è probabile che finisca davvero per diventare incapace di farla. All’opposto, se ho la convinzione che posso farla, acquisirò certamente ciò che occorre per farla, anche se non lo possedevo originariamente”. Mahatma Gandhi