La Svizzera è la nazione che ha creato e sviluppato nel corso della sua storia l’industria orologiera nella sua pura essenza donando al mondo intero capolavori di ingegneria e meccanica che passeranno alla storia e, nello specifico, si può affermare che sia la patria di molte tra le Maisons più importanti e famose al mondo.
“Museo Internazionale dell’Orologeria, dove tradizione e storia incontrano l’innovazione”
Non esiste quindi altra nazione se non la Svizzera che possa ospitare un museo come l’MIH, il Musee International d’Horlogerie, il museo internazionale dell’orologeria, riconosciuto come il museo più importante a livello internazionale e situato a La Chaux de Fonds. Prima di immergerci nella spettacolare storia che questo museo porta con se è necessario approfondire e dar risalto a questa magnifica cittadina, divenuta con gli anni sempre più importante. L’urbanismo di La Chaux de Fonds è stato riconosciuto dall’UNESCO, che nel 2009 lo ha inserito tra i patrimoni dell’umanità per il suo valore universale eccezionale. È il decimo sito svizzero ad arricchire il patrimonio mondiale dell’umanità, alla stessa stregua della città vecchia di Berna, della ferrovia retica e dell’abbazia di San Gallo. Il comune di La Chaux-de-Fonds è stato fondato nel 1656, in una valle situata nel cuore delle montagne del canton Neuchâtel. Una città ricca di storia che viene apprezzata a livello internazionale non solo per l’orologeria. Il museo incuriosisce anche dal’esterno poichè già nel parco lo sguardo sarà attratto da un monumentale carillon dello scultore italiano Vignando (1980).
Tornando ad approfondire la storia del Museo Internazionale dell’Orologeria si deve precisare che lega la sua origine nel 1865 alla scuola di orologeria grazie alla quale ottenne tutta la collezione di orologi formatasi a scopo didattico per la volontà di professori ed allievi. La svolta avvenne nel 1902, ma la conversione completa a museo si ebbe con la crisi del 1931 a causa della necessità di una ristrutturazione. Fino al 1952 il museo continuò a crescere fino a trasformarsi, nel 1968, nel Museo Internazionale di Orologeria “L’uomo e il tempo“. In quell’anno venne anche lanciato un concorso di architettura che nel 1972 portò all’inaugurazione di una parte della nuova sede, caratterizzata da una architettura d’avanguardia che otto anni dopo venne completata dall’installazione del carillon monumentale. Il Musee, nella sua spettacolarità, racconta la storia dell’ orologeria e della misurazione del tempo sin dagli albori, dai primissimi modelli degli inizi del 1800 sino ai giorni nostri.
“Una incredibile collezione di oltre 4500 orologi unici”
Il museo dispone della collezione più vasta e più completa al mondo, e rende visibile l’evoluzione della tecnica nel corso dei decenni. La sua organizzazione e la vastità di segnatempo lo ha portato negli anni ad arricchirsi ed impreziosirsi di pezzi unici così particolari da riuscire ad ammaliare, grazie alla loro perfezione, anche l’osservatore più distratto. La collezione conta e vanta più di 4500 pezzi, di cui 2700 orologi e 700 orologi da parete. Alla guida di questa incredibile realtà vi è stato per tredici anni Ludwig Oechslin, un orologiaio d’eccezione, che ha progettato tra le altre cose l’orologio astronomico Türler a Zurigo, uno dei più completi e più complessi al mondo. Vi è inoltre un centro di restauro per gli orologi antichi in cui si possono vedere gli artigiani al lavoro e un centro di studi interdisciplinari sul tempo.
Il MIH è anche fonte d’ispirazione per gli orologiai contemporanei. In questi ultimi anni si è in effetti potuta osservare una certa carenza di creatività tra gli orologiai che, quando sono in difficoltà, attingono da quello che è stato fatto in passato.
Reportage Fotografico del Museo Internazionale dell’Orologeria
Senza dilungarci ulteriormente con parole che mal riuscirebbero ad esprimere la nostra ammirazione per questo fantastico mondo, ecco a voi un breve reportage fotografico di alcuni pezzi presenti al Museo Internazionale dell’Orologeria. Ci auguriamo che questa piccola finestra su questa realtà possa essere di stimolo per tutti a voler organizzare un viaggio di approfondimento sul magico e misterioso mondo dell’orologeria svizzera.
Sito ufficiale: Museo Chaux de Fonds