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Immagine del redattoreAntonio Cicala

Calcedonio (gemma)

Aggiornamento: 5 lug

Gemma di calcedonio grezzo

Storia e origine del calcedonio

La parola Calcedonio deriva da Calchedón, città della Bitinia, in Asia Minore (non lontano da Scutari ove larghi depositi di questo minerale esistono tuttora). Il Calcedonio potrebbe essere la varietà di iaspis che Plinio descrive come torbida o proveniente da Kalkedon oppure la varietà inferiore di smeraldo che si estraeva dalle miniere cuprifere (di rame) di quella città o ancora l’antica murrina. S. Giovanni lo menzione nell’Apocalisse: “E i fondamenti delle mura delle città, ornati di pietre preziose: il primo fondamento, lo Iaspide, il secondo lo Zaffiro, il terzo il Calcedonio”.


Informazioni sul calcedonio

Nel Medioevo designava una pietra biancastra o gialla. Alla grande famiglia dei calcedoni appartengono in realtà molte specie di pietre: la corniola, l’agata, il crisoprasio, l’enidro, il plasma, la sarda, la sardonice e l’eliotropio. Il Calcedonio comune è di color ardesia, biancastro o azzurrognolo; è formato da anidride silicica, ma contiene talvolta un po’ d’acqua. Non ha forma propria e costituisce filoncelli arniosi, masse stalattitiche. Di solito traslucido, raramente opaco, acquista con la pulitura lucentezza vitrea. Ha un peso specifico minore del Quarzo e la porosità è più accentuata, sebbene non visibile ad occhio nudo: spezzato, si scheggia.


Il Calcedonio è un minerale secondario deposto dalle acque che contengono silice, proveniente in massima parte dal Brasile, dall’Uruguay, dall’Islanda. In Italia è presente presso Volterra. Si falsifica facilmente con vetro colorato, riconoscibile però perché di minor durezza.

calcedonio ovale

Il Calcedonio, credenze storiche

Anticamente si riteneva che il Calcedonio condensasse sotto terra per azione del calore e lo si distingueva in Calcedonio maschio (protettivo nelle liti) e Calcedonio femmina (galattogogo e antiepilettico). Lo si impiegava per scacciare fantasie e malinconia, rafforzare il corpo, proteggere dal malocchio, dalle avversità e dalle discordie. Alberto Magno scrive a questo proposito: “Forato e appeso al collo con la pietra sinerip è efficace contro tutte le illusioni e  rende sicuri fisicamente contro ogni avversario”.


Nel 1700, secolo della razionalità, quando si pretendeva di fornire una spiegazione “scientifica” ad ogni cosa, si utilizzava questa pietra contro fantasmi e illusioni notturne per la sua supposta alcalinità, che avrebbe eliminato lacrimazione difetti dell’occhio responsabili delle visioni.


Il Calcedonio è tuttora noto come amuleto per viaggiatori e per tutti quelli che devono sostenere cause civili. Dice infatti Dino Compagni “Protegge dai pericoli di viaggio, fa vincere i processi”. Allontana inoltre i demoni, conferisce pace e buona disposizione di spirito, conserva le virtù e le forze del corpo, rallegra il cuore, aguzza l’ingegno. Protegge, secondo Alberto Magno, dai tradimenti e dagli animali feroci. Aiuta a riportare vittorie in guerra e successi materiali di pace. In terapia contrasta febbri, calcoli, epilessia e raucedine. Guarisce la demenza. È simbolo di carità e amore materno; viene relato, talvolta, con S. Giacomo maggiore, a volte con S. Giacomo minore.


Come andrebbe indossato il calcedonio?

Si può portare il Calcedonio montato in anello o come collana; l’immagine di un uomo a cavallo ne aumenterà le virtù, quella di un dio con la mano levata al cielo apporta buona salute, vittoria i tribunale e protegge nei viaggi; quella di un cervo o di un becco, chiudendo la pietra nella cassa dove si conserva il denaro, incrementa la ricchezza.


Il Calcedonio riceve il triplice influsso di Giove, Mercurio e Saturno. I Capricorni perciò avvalersene, montandolo in oro rosso o platino, contro cadute, malinconia, passioni e per proteggersi dalla raucedine. Anche i Tori, spesso afflitti da questo malanno, se ne serviranno favorevolmente. Il celcedonio aumenterà la passione negli Arieti e favorirà inoltre i nativi dei Gemelli (Mercurio) e del Cancro.


È la pietra del mese di Giugno e sostiene tutte le imprese compiute in questo periodo. La tradizione egizia la connette all’ottava ora della notte. Visto in sogno annuncia il ritrovamento di vecchi amici persi di vista.

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