Pare che il nome del Diaspro abbia origine fenicia; alcuni vogliono vedere nel corrispondente greco ‘ιαβπις un composto di ‘ιαβ (verde) e λαπις (pietra). Secondo altre fonti, accreditando la mitica del diaspro quale smeraldo immaturo ritrovabile nel capo dei serpenti, iaspis deriverebbe da aspis ossia serpe.
Diaspro, una gemma magica
Il Diaspro, o meglio i Diaspri (Marbodo ne elenca ben 17 specie), è una varietà micro cristallina di silice, compatta e non fibrosa. Si differenzia dal Calcedonio per l’accentuata opacità, contrapposta alla trasparenza di quest’ultimo. I suoi colori sono vari: rosso sangue, giallo, bruno-verde, a tinta unita o con venature quarzose bianche; nei cosiddetti diaspri fioriti si può notare una disposizione o a fiamma. Lo si può trovare, per quanto concerne l’Italia, in Sicilia, in Sardegna, in Toscana (presso Pisa) e a Lucca. Presente in India, in Brasile e in Uruguay, è stato usato quasi sempre come pietra da spilla, anello, sigillo o, nei massi sufficientemente grandi, per lavori di intarsio, mosaico e in piccoli particolari architettonici.
Il diaspro nella storia, tra miti, leggende e credenze
Fra le pietre care agli Ebrei, non è possibile dimenticare il Diaspro, in ebraico Jashephep materiale con cui era fatto, secondo l’Apocalisse, uno dei troni di Dio, l’atro era di “sardio“, da intendersi forse come rubino o diamante. Nell’Antico Egitto, relazionato analogicamente al sangue di Isis, contrastava l’epistassi, il mestruo eccessivo e proteggeva dalla stregoneria. I babilonesi lo chiamavano Aban-Asup e gli riconoscevano valore ostetrico, perchè considerato pietra generatrice di tutte le altre. Presso molte popolazioni era ritenuto portatore di pioggia e si diceva che, durante i sacrifici campestri, gli Dei ascoltassero soprattutto il detentore di un Diaspro, concedendogli terre feconde e benefiche precipitazioni (la tradizione orfica precisa che le divinità si mostravano propizie solamente a chi portasse un Diaspro verde).
Il Diaspro è simbolo d’invincibilità, previdenza, pacatezza dei sensi; è l’emblema di S. Pietro e della fortezza nella fede. Dissipa i malefici e i pericoli legati all’acqua, mantenendo a galla chi vi si dibatte; fornisce l’energia necessaria a superare le avversità; dà prontezza di pensiero e d’azione. Rende il portatore eloquente, saggio e allegro. Dona felicità, onore e libera dal dolore. È nemico delle streghe.
Le sue virtù ginecologiche, già note agli Assiri, continuarono ad essere apprezzate nel Medioevo; il Diaspro combatteva le emorragie uterine, proteggeva dall’aborto e aiutava il parto, attenuandone i dolori; incrementava inoltre la montata lattea. Pare che Galeno arrestasse con un anello di Diaspro le emorragie e l’epistassi.
Plinio e Aristotele lo impiegavano efficacemente contro la consunzione e l’emissione di sangue dalla bocca. A questo proposito il De Boot racconta la vicenda di una giovane donna di Praga afflitta da violenti sbocchi di sangue, da lui stesso guarita in breve tempo da un semplice Diaspro, appeso al collo. A rendere più convincente il caso, l’autore aggiunge che, dopo qualche settimana la giovane, ormai convinta della guarigione, tolse la pietra e immediatamente l’emorragia ricominciò. Soltanto alcuni mesi dopo ella potè lasciare il diaspro. In effetti oggi si estrae dal Diaspro un ossido efficace contro le emorragie e i disturbi polmonari. La gemma, inoltre, sarebbe antipiretica, antiepilettica e astringente; gioverebbe nei casi d’idropisia e disordini interni.
Accostato alla bocca dello stomaco, si dice calmi il vomito e i dolori, motivo per il quale, fino a pochi decenni or sono, in Inghilterra, si portavano collane di Diaspro. Polverizzato e mescolato con il latte, curerebbe ulcere e fistole; seccherebbe lo spurgo degli occhi migliorando la vista; rinforzerebbe polsi e denti. Frena il sudore e previene avvelenamenti e intossicazioni. Incidendovi, quando il Sole entra nel segno dello Scorpione, lo stesso simbolo impedisce la formazione di calcoli.
Ulteriori virtù magiche del diaspro
Le virtù magiche del Diaspro non finiscono qui: immerso nell’acqua la colorerebbe di verde e appeso a un filo sopra a un bicchiere pieno a metà saprebbe persino scandire le ore. Potenziare un Diaspro non è difficile: è sufficiente incidervi un falco nell’atto di dilaniare una serpe, oppure un bue contro i dolori di stomaco e della gola. L’immagine di un uomo, recante in mano una foglia di palma, procura il favore dei potenti, quella di una vergine che serri in una mano un rametto di alloro, protegge dall’annegamento e conferisce potenza.
Chi inciderà un lupo, non dovrà più temere inganni e sciocchezze. La raffigurazione di un cacciatore sana gli indemoniati e procura al portatore il dono di piacere e di risultare gradito a tutti. Per essere invincibili e riportare vittoria in ogni occasione occorrerà incastonare il Diaspro nel bronzo o nel rame e incidervi un uomo munito di elmo, scudo e clava mentre schiaccia sotto i piedi una serpe. L’immagine di un drago gioverà contro i dolori di stomaco, aiuterà le digestioni difficili e combatterà le streghe. Il simbolo zodiacale del Leone o del Sagittario, faranno della pietra un amuleto prezioso contro veleni e febbri. La sagoma d’un uomo in piedi con un fascetto d’erba appeso al collo, se scolpita in un diaspro verde, libera dalla febbre e coagula prontamente il sangue; è talismano efficacissimo per i medici perchè fa riconoscere infallibilmente le infermità e i medicanti adatti a guarirle; a riprova di ciò pare che celebri medici dell’antichità ne possedessero uno. Il segno di una croce protegge dagli annegamenti, quello zodiacale dello Scorpione dalle coliche, quello dell’Acquario, favorisce gli atti di compravendita.
Il diaspro e lo zodiaco
I Diaspri sono influenzati a seconda del colore, da Venere (verdi), da Marte e Plutone (rossi), dal Sole (gialli), da Saturno (bruni), da Mercurio (chiari) e inoltre, in genere, da Nettuno e Giove. I nativi dell’Ariete porteranno preferibilmente i Diaspri chiari o rossi, possibilmente al pollice, per proteggersi dalle ferite e dagli infortuni dovuti a imprudenza; i nativi del terzo decano di questo stesso segno, lo preferiranno invece verde. Un Diaspro rosso gioverà anche ai Tori contro problemi famigliari, coniuge o vedovanza. Rosso anche per i Gemelli, contro le inimicizie con vicini o famiglia e per stabilizzare la situazione professionale.
Giallo chiaro sarà invece la pietra del Cancro, che si cautelerà così dai colpi di testa, dalle fughe e dagli amori infelici. Giallo anche per i Leoni, per essere ben accetti e vincere la gelosia eccessiva. Anche i Vergine monteranno un Diaspro giallo in argento o platino, per preservarsi dalla tristezza e dai contagi, dal celibato, dagli amori infelici, dai dispiaceri familiari e dalle imprese irragionevoli; ma anche la varietà verde sarà adatta ai nativi di questo segno.
Rosso invece per le Bilance contro problematiche legate agli affari e all’amore. Lo stesso colore sarà propizio anche agli Scorpioni contro inimicizie, pericoli, ferite; questo segno potrà utilizzare anche un Diaspro chiaro. Gemma verde, montata in anello di stagno, invece, per i Sagittari, affinchè gli influssi astrali siano loro giovevoli; saranno protetti dalle gelosie e dalla prematura morte del coniuge. I Capricorni lo porteranno chiaro o bruno, montato in piombo; gli Acquari incastoneranno la varietà verde sempre in piombo, per contrastare le possibili ostilità che potranno incontrare fino al trentesimo anno; con questa pietra saranno protetti anche da inganni amorosi, dalle ingiustizie, in caso di contrasti e incantesimi.
Quelli della prima decade, dominati da Venere trarranno dal Diaspro verde doppio vantaggio. E infine un Diaspro verde anche per i Pesci, l’ultimo segno dello Zodiaco, spesso così sognatore e mistico: la pietra li sosterrà nei momenti difficili, nei casi di mancanza di senso pratico e contro la loro non rara doppiezza sentimentale; essi saranno salvaguardati anche da eventuali dispiaceri causati dai figli.
Il Diaspro è la pietra della fine dell’inverno e della primavera incipiente: febbraio, marzo, aprile, sono i mesi più adatti per portarla. L’ora più propizia è la prima del giorno. porta fortuna a Mauro e Maurizio. In sogno è presagio d’amore ricambiato.
© Immagini: Cicala, Della Rovere.
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