Guida sulle perle – Come valutare una perla

Questa guida è la sesta "lezione" sulle perle di Blog dei Preziosi. In questa lezione sarà possibile imparare come valutare una perla attraverso gli accorgimenti e l'esperienza sul campo dei migliori gioiellieri.

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Come valutare una perla? Quali sono gli elementi qualitativi per capire che una perla è di ottima qualità? Blog dei Preziosi ti propone questa breve e guida, frutto di corsi, studi ed esperienza di decenni nel mondo delle perle che renderà comprensibili i vari fattori che gli esperti ed i professionisti del settore utilizzano nelle analisi.

Gli elementi di valutazione di una perla

Per una corretta e seria valutazione commerciale è richiesta sempre la presenza di una persona esperta con notevole esperienza professionale. Comunque, gli elementi proposti si possono considerare come una traccia da seguire, un sistema di valutazione composto da 6 fattori fondamentali di analisi che possono aiutare a comprendere la qualità della perla o delle perle in esame:

  1. Dimensione;
  2. Forma e modificazione;
  3. Colore ed omogeneità;
  4. Aspetto della superficie;
  5. Spessore della perlagione;
  6. Oriente.

La dimensione della perla

La dimensione di una perla o di un filo di perle influisce notevolmente sul suo valore. E’ un criterio fondamentale per valutare una perla. Per rilevare la grandezza è necessario utilizzare calibri di precisione. L’unità di misura che si utilizza è il millimetro (mm), con arrotondamento alla cifra intera o alla mezza unità nel caso delle perle Akoya giapponesi (esempio: 6,0mm – 6,5mm); nel caso di perle South Sea, date le dimensioni più grandi, si utilizza anche la seconda cifra decimale (esempio: 19,54mm). Le perle forate vanno misurate in direzione perpendicolare al foro. Nelle perle non forate di forma sferica è prassi indicare una sola dimensione; per le perle che invece hanno forma non sferica (barocca, pera, drop…) si deve misurare la misura minima e massima.

Nel caso di un filo di diametro costante (filo di perle uniformi) viene rilevato il diametro della perla centrale e delle due terminali (esempio: 7,5-7mm). Nel caso di un filo di perle scalari (o filo di perle scalate) si rileva la dimensione della perla centrale, delle due perle immediatamente laterali alla centrale e le due terminali.

La forma e modificazione della perla

Le perle si possono presentare in varie forme, che si inquadrano solitamente nelle categorie presenti in questa immagine:

Una tabella che riassume le principali forme e modificazioni di una perla
Una tabella che riassume le principali forme e modificazioni di una perla

Il colore della perla

Il colore di una perla è dato da due fattori: dal colore di base e dalla sfumatura. L’osservazione viene effettuata dall’alto, su un fondo bianco o grigio con una illuminazione “a luce nordica diffusa”. Il colore di base viene osservato lungo la circonferenza o in prossimità della zona perimetrale. La sfumatura è osservata invece al centro della zona i cui si riflette la luce. Le perle si presentano con infinite combinazioni di colori e sfumature, ed è quindi impossibile creare delle vere e proprie categorie. Per una valutazione del colore e della sfumatura in una perla giapponese Akoya è possibile comunque utilizzare la seguente scala di colori, tenendo presente che i primi 3 sono i più ricercati in Europa.

Colori e sfumature più apprezzati in Europa delle perle Akoya giapponesi
Colori e sfumature più apprezzati in Europa delle perle Akoya giapponesi

Nei fili di perle viene anche preso in considerazione il Grado di Omogeneità del colore, considerando l’uniformità del colore nelle perle che compongono il filo. La distribuzione del colore viene valutata attraverso tre termini: scarso, discreto e buono.

L’aspetto della superficie della perla

La perla, essendo un prodotto naturale biologico creato da un organismo vivente, può riportare dei difetti. Spesso sono presenti; graffi, screpolature, infossature, rilievi, piccole “martellature”, varicosità, puntinature e protuberanze. Questi caratteri vengono osservati ad occhio nudo sotto ad una fonte luminosa a luce diffusa. Anche in questo caso si ha una scala di valutazione che utilizza 4 termini: molto irregolare, irregolare, lievemente irregolare regolare.

Lo spessore della perlagione della perla

Lo spessore della perlagione è un criterio importante per verificare la qualità della perla. Se la perla è forata è spesso osservabile con un microscopio o una lente di ingrandimento 10x guardando nella direzione del foro. Se la perla è intera e si vuole stabilire con precisione la grandezza dello strato di perlagione si deve ricorrere ad un esame radiografico o xeroradiografico. In tutti i casi i termini per definire la su qualità sono: insufficiente, sottile, medio e spesso.

L’oriente della perla

Con il termine “oriente” di una perla si fa riferimento ad un insieme di molti fenomeni ottici tra cui dispersione, rifrazione, riflessione, interferenza e diffusione della luce. Dipende dalla dimensione dei cristalli di carbonato di calcio, dal rapporto tra carbonato di calcio e conchiolina e da quanto è spesso lo strato di perlagione. Per valutare l’oriente bisogna osservare la perla su un fondo bianco o grigio uniforme con una illuminazione di colore bianco diffuso: si percepirà un insieme di colori “spettrali” in movimento sulla superficie della perla. L’oriente è valutato in 4 livelli: scarso, discreto, buono e ottimo.

La misurazione della massa di una perla

Al mondo esistono differenti unità di misura per la misurazione della massa di una perla. Le principali sono le seguenti:

  • Carato (ct) – Con almeno due cifre decimali. Riconosciuto in tutto il mondo. (1 carato = 0,20g)
  • Momme – E’ utilizzato in Giappone. (1 momme = 18,75 ct = 3,75g)
  • Grano – Corrisponde a 1/4 di carato. (1 grano = 0,25 ct)

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