Occhio di gatto (gemma)

La gemma fortunata, amuleto porta fortuna dei giocatori d'azzardo.

0
10824

occhio-di-gatto-gemma

Sono due le pietre chiamate comunemente occhio di gatto (in latino oculus beli, forse dal nome del dio Bel, o forse dall’antico termine beli oculus con cui era designato il gatto a Roma) o cimofane, dal greco kyme (onda) planein (irraggiare).

La più pregiata, che appartiene alla specie dei crisoberilli, di color bianco latte, bruno giallastro o rossiccia, traslucida, è detta specificatamente occhio di gatto orientale; l’altra, l’occidentale, non è che una varietà di quarzo grigio verde, verde oliva o bruno verdognolo, raramente azzurro, che contiene fibre parallele e molto fitte di asbesto, responsabili del fenomeno del gatteggiamento; il riflesso appare sericeo, bianco, tendente al giallo o all’azzurrognolo.

Attualmente questa pietra, tagliata solitamente a superficie curva per evidenziare questa particolarità, vale poco e viene utilizzata per lo più per piccoli oggetti, quali ferma-cravatte o bottoni, e più raramente come gemma da anelli; anticamente però le si attribuiva un grande pregio, soprattutto in Oriente.

Un amuleto di protezione

Magicamente non si potrebbe trovare un miglior amuleto contro il malocchio, di una pietra che ricorda nella lucentezza e nel colore un occhio, e specialmente l’occhio di un animale tanto sensitivo come il gatto.  Protegge dagli incantesimi e dalla morte, da disgrazie, afflizioni, spiriti e dagli sguardi dei malvagi.

La tradizione indiana la prescrive per vivere a lungo, per mantenere intatto il patrimonio o ancora meglio, per accrescere la ricchezza e per vincere sempre ai giochi d’azzardo. E’ dunque un perfetto porta fortuna per gli appassionati frequentatori di casinò, ippodromi o sale da gioco.

Facendo bere del latte in cui sia stato immerso un occhio di gatto ad una dona della cui fedeltà si dubita fortemente, la si metterà subito alla prova; se la sua condotta non è stata irreprensibile infatti non nasceranno più figli dall’unione. L’occhio di gatto veglierebbe sulla salute dei bambini e sulla loro felicità. Esiste però una sorta di contro tradizione riguardo alla pietra, soprattutto nell’Asia occidentale, dove la pietra è considerata malefica, foriera di danni e problemi domestici.

L’occhio di gatto, per la farmacopea magica, è amuleto che allontana le malattie del petto e della gola, l’asma, l’angina; calma le irritazioni, il nervosismo e giova in caso di disturbi mentali agendo come sedativo.

Ha natura di Mercurio e, a parere degli Indù, è influenzato dalla testa del Drago o nodo lunare, ossia in astrologia, il punto di intersezione dell’orbita lunare con quella terrestre. E’ il portafortuna dei Gemelli e dei Cancerini, da portare preferibilmente il mercoledì o, secondo altre fonti, giovedì e venerdì.